E'
inutile negarlo e far finta che non succeda. Ma da qualche anno mi
sono spuntati dei capelli bianchi. Tuttavia sono serena.
Una
cara amica di famiglia, qualche anno fa, parlando dell'età che
avanza, mi ha detto che finché i peli bianchi non spuntano “là
sotto” , tutto va bene. Sono giovane, quindi.
Ma
che poi invecchiare non è così male...è tutto in sintonia con il
mio essere “saggistica”, come dice la mia amica Tea.
E poi
la gente non si aspetta più da te che esci a fare festa tutte le
sere fino alle 4.
Non
bisogna più inventarsi scuse geniali per non uscire, tipo “Mi
scade il pollo”.
Forse
l'unica cosa che un po' mi da fastidio sono le persone che mi dicono
“Signora” e mi offrono dei palloncini per i miei bambini
(immaginari), come purtroppo mi è successo qualche anno fa a
Bologna, quando ero ancora troppo giovane per sentirmelo dire.
Per
fortuna, seppur raramente, ci sono le commesse delle pompe di benzina
che ti chiedono il documento quando vuoi comprare la birra.
Comunque,
capelli bianchi o meno, saranno 15 anni che metto le mani sul colore
della mia chioma. Tra henné, tinte chimiche, ridicole méches bionde
come andava di moda a fine anni 90, sempre stato e lo è ancora
adesso, un divertimento.
Ebbene
sì, quindi, l'henné si può utilizzare anche per la copertura dei
capelli bianchi. Naturalmente il difficile (come anche per le
tinte chimiche) è trovare la giusta formula che permette di coprire
i capelli bianchi mantenendo il proprio colore naturale, o qualunque
altro colore desiderato. In questi anni ho provato diverse
combinazioni, tuttavia solo recentemente mi ritengo pienamente
soddisfatta.
Come
forse accennato in altri post, esistono diverse erbette tintorie,
tuttavia quello che generalmente si chiama “henné” è la
lawsonia, l'erbetta che tinge di rosso/aranciato (a dipendenza del
tono di base).
Detta
in modo grezzo, la lawsonia è l'unica erbetta tintoria che davvero
riesce ad “aggrapparsi” al capello e quindi tingerlo, motivo per
cui qualora si volesse scurire il capello con l'erbetta tintoria
“indigo” (nero/blu) sarà necessario prima fare un impacco di
lawsonia, così che in seguito l'indigo possa effettivamente scurire
la chioma.
Tuttavia,
tra me e me, mi sono sempre detta “Caspita però che noia farmi due
impacchi distinti. Va bene che mi piace farmi i mascheroni ai
capelli, però...”. Insomma, fatto sta che ho fatto di testa mia e
in questi anni, ho sempre provato a fare un unico impacco,
unendo quindi la lawsonia all'indigo, con poi diversi altri
ingredienti e erbette.
L'aspetto positivo oggi
è che in commercio si possono trovare delle combinazioni di erbette,
che contengono la lawsonia (ma non solo) e che ti permettono, senza
mischiarne altre, di ottenere altre tonalità diverse dal rosso e
nero (dato appunto rispettivamente dalla lawsonia e dall'indigo),
tipo ad esempio il castano.
Per
me è la salvezza. Nella mia adolescenza, per anni, mi sono tinta di
rosso henné e ancora adesso il rosso, in un modo o nell'altro, salta
fuori. Ad un certo punto mi sono stufata e ho cominciato con tonalità
più scure, castane, molto più simili al mio colore naturale.
E
voilà.
A
dipendenza della luce, i capelli bianchi si vedevano di più o di
meno.
Ho
optato quindi, come spesso ultimamente, per un impacco scurente e
coprente a base di:
- 1,5 C. Indigo;
- 1, 5 C. Katam: Proviene dall'arbusto e non dalle foglie di una pianta, Buxus dioïca, il cui paese d'origine è lo Yemen; permette di smorzare il rosso della lawsonia e dona un color cioccolato;
- 2 C. Chatain Grenat: mistura di erbe tra cui la lawsonia, permette di ottenere un color castano caldo
Ho
aggiunto inoltre un cucchiaio abbondante di miele. Perché non manca
mai. E un paio di gocce di olio essenziale di Ylang ylang per
smorzare l'odore di fattoria.
Dopo
aver miscelato gli ingredienti, ho lasciato riposare l'impasto 10
minuti dopodiché ho proceduto con l'applicazione. Lasciato tutto in
posa per circa 4 ore. Infine sciacquato, shampoo e risciacquo acido.
Se la
faccenda ti piace, provaci anche tu ;)
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